mercoledì 27 aprile 2016

CHIUDERE UNA ASSOCIAZIONE.....GUIDA PRATICA


Ebbene si, in alcuni casi il nostro sogno di un sodalizio ricco di associati e sempre impegnato in nuove iniziative potrebbe anche non realizzarsi oppure fermarsi per svariati motivi, tra cui, non ultimo, quello economico.
Di solito, ci si informa tanto è bene su come creare una nuova entità e raramente ci si preoccupa di capire come chiuderla. Per questo oggi vi illustreremo in maniera pragmatica e semplice i passi da seguire per estinguere la nostra associazione.

- Per prima cosa, date una attenta lettura al vostro statuto per verificare quale sia il consesso deputato alla deliberazione (di regola l'assemblea straordinaria) e quale sia il quorum deliberativo ( è comunque preferibile adottare quello specificato dall'art. 21 c.c., relativo alle associazioni riconosciute);

- All'atto della deliberazione, dovrà anche essere approvato il REFA dell'anno corrente e fino al giorno della chiusura; infatti bisognerà vedere se sono avanzati degli utili i quali, insieme con ulteriori patrimoni mobiliari ed immobiliari dovranno essere devoluti ad altro ente di vostra scelta che operi in un ambito simile (anche tale decisione dovrà confluire nella delibera assembleare). Ciò è necessario perchè gli enti no profit, proprio per il loro carattere non commerciale non permettono la divisione di utili tra gli associati;

- deliberato lo scioglimenti, approvato il REFA e deciso a chi andrà il patrimonio mobiliare ed immobiliare della vostra associazione, ora è il momento di fare la comunicazione all'Agenzia delle entrate. Se avete solo il C.F. basta compilare il modello AA5/6 se avete anche partita Iva, il modello AA7/10 ( il tutto lo potete trovare nella sezione modulistica); insieme a questo documento allegherete il REFA e la delibera di scioglimento.

fatto ciò, ci sono ulteriori adempimenti che possono essere eventuali
- versamento delle imposte IRAP e IRES entro il giorno 16 del sesto mese successivo alla data di liquidazione;
- presentazione della dichiarazione IRAP e Modello UNICO  entro il nono mese successivo alla data di delibera di liquidazione;
- presentazione del Modello 770 entro il 31 luglio dell’anno successivo a quello nel corso del quale sono stati erogati compensi;
- chiusura conto corrente;
- chiusure utenze intestate;
- risoluzione contratti di sponsorizzazione;
- risoluzione rapporti di lavoro;
- comunicazione a tutte le amministrazioni con cui siete in rapporti per la risoluzione dei vari contratti

Nota a parte va fatta per eventuali debiti contratti dall'ente e non ancora saldati all'atto dello scioglimento. Ai sensi dell'art. 38 c.c. il creditore può rifarsi sul patrimonio comune o su coloro che abbiano agito in nome e per conto del sodalizio. Ciò vuol dire che il Presidente potrebbe essere chiamato a rispondere per i crediti insoluti.

Ricordate che gli atti cosi creati, insieme a tutta la documentazione pregressa non vano gettati ma conservati almeno per dieci anni, perchè chiudere una associazione non vi esula da possibili controlli postumi.

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